Riccione Magazine: Piatti Tipici La Piadina




Vini Tipici Di Romagna
COLLI DI RIMINI
REBOLA
Questo vino è ottenuto da uve Rebola, coltivate nelle colline dell'entroterra Riminese.
Il colore è paglierino chiaro, il profumo deli-catamente fruttato, il sapore armonico e di carattteristica morbidezza.
Si accompagna bene ad antipasti e piatti di pesce ed anche ad alcuni tipi di carni bianche. Il profumo delicato ed il gusto fruttato fanno della Rebola un'ottimo aperitivo.
TEMPERATURA DI SERVIZIO 8-10 °C.
ASPETTO VISIVO - COLORE
Giallo paglierino tenue e brillante.
ESAME OLFATTIVO - ODORE
Profumo caratteristico e tipico del vitigno. Intenso e persistente, floreale e fruttato con sentori di ginestra.
ESAME GUSTATIVO - SAPORE
Asciutto, morbido, di giusta freschezza e buon corpo. Equilibrato e armonico con ottima intensità e persistenza gustativa.
ABBINAMENTI
Primi piatti di pesce elaborati, Risotto di pesce con cappesante profumato allo zafferano. Secondi di pesce con salse bianche, Rombo e Branzino al cartoccio. Carni bianche in umido, Petto di pollo al vino bianco.
La Piadina di Romagna
E' il "pane dei Romagnoli",
diceva il Pascoli.
I suoi ingredienti sono di una semplicità francescana: farina, acqua e sale.
La piada viene normalmente classificata come pane azzimo, che significa non fermentato, fatto senza l'uso del lievito (dal greco azymos).
Nella Bibbia spesso compare questo termine quando si indicava un pane sacrificale la cui natura doveva obbligatoriamente essere pura ed il divieto di usare lieviti (che snaturavano il pane) derivava dal fatto che alla loro azione fisica veniva data una collocazione magica a cui si associava una idea di impurità e corruzione.
... sul tagliere pulito,
lo straccio balzellò rumoreggiando.
Il bianco fiore ella ammucchiò: col dito
aperse il mucchio, e vi gettava il sale
e tiepid'acqua dal paiuolo avito.
Poci ch'ebbe intriso rimesto l'uguale
pasta e poi la partì: staccò dal muro
il mattarello, strinse il grembiale;
e "le spinate" assottigliò col duro
legno, rotondo, a una a una: e presto
sì le portava ala focolare oscuro.
Vi via la madre ponea sul testo
sopra gli accesi tutoli: e su quello
le rigirava con un lento gesto:
nè cessava il rullio del mattarello.
da "Desinare" di Giovanni Pascoli
